Le ZES: driver strategici per la crescita del Paese

26 Luglio 2022

Il PNRR punta moltissimo sulle Zes (Zone Economiche Speciali)e intende dare nuovo impulso al loro sviluppo prevedendo la riforma normativa  e il potenziamento degli investimenti.

Come ormai sappiamo, le ZES sono aree geografiche dotate di una legislazione economica differente da quella ordinaria, all’interno delle quali le imprese possono beneficiare di agevolazioni fiscali e di semplificazioni amministrative. Il nuovo sistema delle ZES prevede la realizzazione di un sistema integrato e coordinato di otto aree portuali, retroportuali e connesse, nelle regioni meridionali e nelle isole maggiori, con burocrazia semplificata, vantaggi fiscali e collegamenti rapidi.
Al momento le ZES istituite nel Mezzogiorno si trovano in Abruzzo, Calabria, Campania, Ionica Interregionale Puglia-Basilicata, Adriatica Interregionale Puglia-Molise, Sicilia Orientale, Sicilia Occidentale e Sardegna.

Queste aree sono state istituite con l’obiettivo di attrarre grandi investimenti, evitando la concorrenza interna e creando sinergie che favoriranno lo sviluppo di questo comparto essenziale, in grado di connettere sempre più rapidamente la produzione con i mercati internazionali e di rappresentare un elemento insostituibile di un’industria moderna.

Le ZES rappresentano una nuova e straordinaria opportunità di crescita per il Sud e per tutto il Paese: possono diventare strumenti di accelerazione dello sviluppo economico e svolgere un ruolo cardine soprattutto nel Mediterraneo. La loro evoluzione le porterà ad essere il baricentro sia degli scambi Est/Ovest, sia intercettando le rotte tra Medio ed Estremo Oriente passando per il Canale di Suez e per la nuova via della seta, sia offrendo soluzioni per fare dell’Italia e del Meridione il ponte tra l’Europa e le principali direttrici globali del commercio.

Appare evidente come una delle priorità della programmazione sia il potenziamento delle infrastrutture portuali e ferroviarie, in linea con gli obiettivi della doppia transizione, ecologica e digitale, consentendo di creare una grande e moderna piattaforma di scambi e di produzione al centro del Mediterraneo, collegata al resto d’Europa attraverso i corridoi ad alta velocità TEN-T.

L’Agenzia per la Coesione territoriale ha annunciato una serie di nuove opportunità, che andranno a delineare meglio la governance e a potenziare l’attrattività delle Zone Economiche Speciali. Tante, quindi,  sono le azioni da inserire all’interno della programmazione del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027 che coinvolgono le ZES: semplificazione, coordinamento sovraregionale, credito d’imposta, sportello unico digitale, contratti di sviluppo per progetti ad alto contenuto tecnologico e di innovazione. Proprio queste tematiche sono state al centro del lavoro di studio, analisi e proposta dei partecipanti del progetto Distico della Sicilia Occidentale e di quella Orientale, grazie ai due Laboratori intitolati: “Economia del mare: Zes ed aree portuali”, realizzati insieme alla dott.ssa Renata Giunta, docente della faculty Distico.

Le ZES: driver strategici per la crescita del Paese